Una scia di violenza e di follia in quella che doveva essere una notte di festa.
Perché la paura e la morte sono sempre vicine a noi. Lo sa bene il dottor Rip catapultato in un girone infernale dal quale non potrà più uscire. Elvis vi dà il benvenuto nel suo Halloween di sangue.

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ELVIS E LA SUA MITICA TUTA BIANCA


"Mi chiamava sempre Mister Lansky." L'inconfondibile accento del Sud riecheggia nel negozio di abbigliamento situato nell'atrio del maestoso Peabody Hotel al 149 di Union Avenue a Memphis. "Io gli dicevo 'Chiamami Bernard', ma Elvis continuava a dire 'Grazie Mister Lansky. Aveva ricevuto una buona educazione. Sua madre lo aveva allevato come un perfetto gentiluomo." (Dal libro "The King and I – Bernard Lansky")Lansky iniziò la sua attività al dettaglio a Memphis nel 1946 con un prestito di 125 dollari avuto dal padre. Diventanto un negozio di lusso, la Lansky Bros fornì a Presley le camicie rosa e gli abiti scuri immancabili nelle esibizioni degli esordi. Così Bernard e il giovane Elvis attaccarono discorso. "Lui guardò la vetrina e disse 'Avete parecchia roba carina qui'" ricorda Bernard. " 'Quando diventerò ricco, vi comprerò tutto.' ed io risposi 'No, non comprarmi tutto è sufficiente che tu compri da me.' ". "Un giorno entrò in negozio e disse 'Devo apparire in TV con Ed Sullivan'. Dovevo vestirlo, così gli chiesi quanto voleva spendere. Elvis mi disse 'Ho un problema, non ho soldi' ed io risposi 'Sì certo, questo è un problema, ma stammi a sentire, te li presterò io'. Questo fece scoccare la scintilla fra noi due. (Dal libro "The King and I – Bernard Lansky").Anche quando Presley iniziò a sfoggiare le sue celebri tute scintillanti, continuò gli acquisti presso la Lansky Bros per tutta la sua vita fino alla morte del 1977. Fu Lansky a scegliere la tuta bianca e cravatta blu che Presley indossava quando fu sepolto. "Ho messo il suo primo abito e il suo ultimo abito" amava dire Lansky. Il negozio è stato frequentato anche da tutti i grandi della scena blues, rythm and blues e jazz di Ms: B.B. King, Carl Perkins, ZZ Top, Kiss e Hootie and The Blowfish sono stati alcuni dei suoi clienti.



LA VIA DELLA MORTE

La via dei Laghi, co-protagonista del mio racconto, è una inquientante strada provinciale che collega Roma a Velletri attraversando i Castelli Romani.  E' priva di illuminazione e si snoda all'interno di un folto ed esteso bosco. Il tratto nel quale si svolgono gli eventi narrati è quello che costeggia il lago di Albano.
Curiosamente il codice che identifica questa strada provinciale e il 217, lo stesso numero della stanza dell'Overlook Hotel, nel quale si svolge Shining, il famoso romanzo di Stephin King.